sabato 10 dicembre 2011

COSA DICE LA LEGISLATURA MONDIALE?

Dalle posizioni emerse fino ad ora, la principale paura è il rischio che la ricerca sulle staminali prosegua in altri Stati lasciando l'Europa in forte svantaggio. Attraverso un breve riassunto della legislatura mondiale proviamo a capire se davvero è cosi.


ITALIAà
Per quanto riguarda la conservazione dei cordoni ombelicali la legge vieta la creazione di banche private, ma ammette degli enti pubblici dove si può donare il cordone del proprio figlio per usi futuri in ambito delle malattie del sangue.
In Italia la legge che sancisce il divieto di ricerca sugli embrioni è la legge 40; nel 2005  fu indetto un referendum che chiedeva l'abrogazione della legge stessa. Uno dei punti fondamentali del testo riguardava l'utilizzo degli embrioni crioconservati e la clonazione assistita che la legge vieta; per tutti e quattro punti vinse il si, ma non si è raggiunse  il quorum (25% dei partecipanti) lasciando la legge in vigore. Qualsiasi violazione di queste legge comporta esclusione dall’albo e una pena che va dai 5 ai 10 anni di detenzione.
A causa di queste rigide normative, lo sviluppo nel campo delle cellule staminali è tale da lasciare i ricercatori italiani indietro coi tempi rispetto ad alcuni paesi esteri. 


FRANCIA à
Senato francese ha autorizzato nell' Aprile 2011 la ricerca regolamentata sull'embrione e le cellule staminali, nell'ambito del progetto di legge sulla bioetica.


GERMANIA à
 La Germania presenta una situazione piuttosto simile a quella italiana.
Difatti, la ricerca sugli embrioni umani è permessa solo se presenta vantaggi diretti per l’embrione e non lo danneggia. La legge inoltre vieta la produzione a fini di ricerca di questi; l’unico caso in cui è permessa la creazione è a fine riproduttivo (quelli non utilizzati verranno poi conservati e congelati per un certo lasso di tempo e poi distrutti). 

REGNO UNITO E BELGIO
 il loro diritto ha una  posizione giuridica alquanto permissiva. È legale utilizzare embrioni umani nella ricerca medica, anche se con leggi rigorose (devono essere in ogni caso distrutti nel arco di 14 giorni dalla fecondazione). È inoltre permessa la creazione di embrioni con fine di ricerca con il consenso dei donatori, dopo il quale esso può venire usato solo per la ricerca medica.
Di conseguenza è legale anche l’uso di embrioni per produrre cellule staminali e la clonazione detta terapeutica, destinata alla produzione di altre cellule staminali.


UNIONE EUROPEAà
  non presenta una legislazione specifica sull' argomento.


SUD AFRICA à
Nel 2004, il Sud Africa è diventata la prima nazione africana a creare una banca di cellule staminali. Prima di questo evento, il governo aveva introdotto una normativa di mantenimento del divieto della clonazione riproduttiva, ma che autorizzava la clonazione terapeutica di embrioni (a fini di ricerca medica).

CINA, COREA à
 Hanno vietato la clonazione umana a fini riproduttivi, ma permettono la creazione di embrioni umani per scopi di ricerca e terapeutici.


STATI UNITIà
 Nessuna legge ha mai vietato la ricerca sulle staminali, ma vi sono alcune restrizioni sui finanziamenti e l’uso. Le politiche riguardo a questo argomento sono differenti da Stato a Stato; in New Jersey, per esempio, è stata autorizzata la clonazione di embrioni a fini di sviluppo e raccolta di cellule staminali umane. In Arkansas, Indiana, Louisiana, Michigan, Nord Dakota e Sud Dakota si sono invece approvate leggi che proibiscono la creazione o la distruzione di embrioni umani per la ricerca medica.
Nel 2009 il presidente Obama ha  chiuso il capitolo sulle staminali, scegliendo di liberalizzare l’utilizzo dei fondi pubblici. Obama limita  la portata di tale intervento dichiarando che gli Stati uniti non faranno mai uso delle staminali per la clonazione umana.


Barack Obama
Se si vuole dare una risposta alla introduzione iniziale possiamo anche dire che Obama ha accompagnato questa sua decisione con questa frase: ”L’America guiderà il mondo verso le scoperte che questo tipo di ricerca potrà un giorno offrire”.




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