Dalle posizioni emerse fino ad ora, la principale paura è il rischio che la ricerca sulle staminali prosegua in altri Stati lasciando l'Europa in forte svantaggio. Attraverso un breve riassunto della legislatura mondiale proviamo a capire se davvero è cosi.
ITALIAà
Per quanto riguarda la conservazione dei cordoni
ombelicali la legge vieta la creazione di banche private, ma ammette degli enti
pubblici dove si può donare il cordone del proprio figlio per usi futuri in
ambito delle malattie del sangue.
In Italia la legge che sancisce il divieto di ricerca sugli embrioni è la legge 40; nel 2005 fu indetto un referendum che chiedeva l'abrogazione della legge stessa. Uno dei punti fondamentali del testo riguardava l'utilizzo degli embrioni crioconservati e la clonazione assistita che la legge vieta; per tutti e quattro punti vinse il si, ma non si è raggiunse il quorum (25% dei partecipanti) lasciando la legge in vigore. Qualsiasi
violazione di queste legge comporta esclusione dall’albo e una pena che va dai
5 ai 10 anni di detenzione.
A causa di queste rigide normative, lo sviluppo nel campo delle cellule staminali è tale da lasciare i ricercatori italiani indietro coi tempi rispetto ad alcuni paesi esteri.
FRANCIA à
Senato francese ha autorizzato
nell' Aprile 2011 la ricerca regolamentata sull'embrione e le cellule staminali,
nell'ambito del progetto di legge sulla bioetica.
GERMANIA à
La Germania presenta una situazione
piuttosto simile a quella italiana.
Difatti, la ricerca sugli
embrioni umani è permessa solo se presenta vantaggi diretti per l’embrione e
non lo danneggia. La legge inoltre vieta la produzione a fini di ricerca di
questi; l’unico caso in cui è permessa la creazione è a fine riproduttivo (quelli non utilizzati verranno poi conservati e congelati per un certo lasso di
tempo e poi distrutti).
REGNO UNITO E BELGIO
il loro
diritto ha una posizione giuridica
alquanto permissiva. È legale utilizzare embrioni umani nella ricerca medica,
anche se con leggi rigorose (devono essere in ogni caso distrutti nel arco di
14 giorni dalla fecondazione). È
inoltre permessa la creazione di embrioni con fine di ricerca con il consenso
dei donatori, dopo il quale esso può venire usato solo per la ricerca medica.
Di conseguenza è legale
anche l’uso di embrioni per produrre cellule staminali e la clonazione detta
terapeutica, destinata alla produzione di altre cellule staminali.
UNIONE
EUROPEAà
non presenta una legislazione specifica sull' argomento.
SUD AFRICA à
Nel 2004, il Sud Africa
è diventata la prima nazione africana a creare una banca di cellule staminali.
Prima di questo evento, il governo aveva introdotto una normativa di
mantenimento del divieto della clonazione riproduttiva, ma che autorizzava la
clonazione terapeutica di embrioni (a fini di ricerca medica).
CINA, COREA à
Hanno vietato la clonazione umana a
fini riproduttivi, ma permettono la creazione di embrioni umani per scopi di
ricerca e terapeutici.
STATI
UNITIà
Nessuna legge ha mai vietato la ricerca
sulle staminali, ma vi sono alcune restrizioni sui finanziamenti e l’uso. Le
politiche riguardo a questo argomento sono differenti da Stato a Stato; in New
Jersey, per esempio, è stata autorizzata la clonazione di embrioni a fini di
sviluppo e raccolta di cellule staminali umane. In Arkansas, Indiana,
Louisiana, Michigan, Nord Dakota e Sud Dakota si sono invece approvate leggi
che proibiscono la creazione o la distruzione di embrioni umani per la ricerca
medica.
Nel
2009 il presidente Obama ha chiuso il capitolo sulle staminali, scegliendo
di liberalizzare l’utilizzo dei fondi pubblici. Obama limita la
portata di tale intervento dichiarando che gli Stati uniti non faranno mai uso
delle staminali per la clonazione umana.
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Barack Obama |
Se si
vuole dare una risposta alla
introduzione iniziale possiamo anche dire che Obama ha accompagnato questa sua
decisione con questa frase: ”L’America guiderà il mondo verso le scoperte che
questo tipo di ricerca potrà un giorno offrire”.