Contrari:
Carlo Alberto Redi |
Carlo A. Redi, genetista dell'università di Pavia, afferma che la sentenza sia frutto di un "pregiudizio sbagliato e di un'etica falsa". La Corte, sostiene, ha commesso degli errori fondamentali: primo l'embrione nucleare* non ha nessuna possibilità di svilupparsi, secondo in tutta Europa sono presenti embrioni congelati che devono essere distrutti, per questo, conclude, è meglio utilizzarli per la ricerca.
Lo stesso Oliver Brustel, dopo la sentenza, ha dichiarato che in questo modo si sono gettati anni di ricerca.
Iam Wilmut, dell'Università di Edimburgo, presenta la situazione in questi termini:"Le compagnie europee ora saranno poco disposte ad investire [...] non potranno proteggere il loro prodotti", sottolineando come la sentenza crei dei problemi riguardanti i finanziamenti privati.
Elena Cattaneo |
Come sottolinea Elena Cattaneo: "Abbiamo fatto un regalo inaspettato a USA e Asia. Loro saranno in grado di brevettare, le compagnie investiranno laggiù e noi in Europa pagheremo per i farmaci che le loro scoperte eventualmente produrranno".
Infine, Christina Bernut riesce con poche frasi ad inquadrare al meglio la situazione; afferma, infatti, che la sentenza della Corte appare assurda vista la presenza di altri brevetti sui feti abortiti alla 12 esima settimana di gestazione. Ma allo stesso tempo riconosce che la tutela della vita è sicuramente uno dei beni fondamentali e per questo deve essere protetta.
D' altro canto, sottolinea che non tutte le ricerche sugli embrioni devono essere necessariamente degli attentati alla dignità della vita. La Bernut conclude con delle accuse alla Corte europea sostenendo che se da una parte si vuole protegge la vita dell'embrione dall'altro si lede la dignità e la speranza di tutte quelle persone che sperano nella ricerca.
*(embrione nucleare: embrione che non proviene dallo sviluppo dell'ovocellula, ma dalla porzione del nucleo cellulare).
Favorevoli:
Dallapiccola Bruno |
Non tutti i genetisti sono comunque a sfavore della sentenza: Bruno Dallapiccola, direttore scientifico dell'ospedale Bambino Gesù, afferma che la decisione della Corte sia "di buon senso". Nella sua motivazione sostiene che nel momento in cui l'ovulo incontra lo spermatozoo iniziano già delle modificazioni chimiche che danno inizio alla vita e che l'embrione fin da subito deve essere considerato vita umana.
Elio Sgreccia |
La Comece (commissione che riunisci gli episcopali d'Europa) ha definito la sentenza come "una pietra miliare nella protezione della vita umana nella legislatura europea ". Ferruccio Fazio in una delle sue ultime dichiarazioni ha affermato che con questa sentenza l'embrione sta sempre più acquisendo uno status di "soggetto giuridico autonomo".
Benedetto XVI, in occasione del convegno sulle cellule staminali adulte promosso dal Pontificio Consiglio della cultura, ha ricordato la sua gratitudine nei confronti della ricerca che ha permesso la cura di molte malattie spesso degenerative, ma ha anche ricordato che l'utilizzo delle staminali embrionali comporta un'offesa alla dignità dell'uomo perchè nessuno ha il diritto di togliere la vita. Parlando dei limiti che la ricerca scientifica deve rispettare, ha messo in guardia contro il «grave rischio che la dignità unica e l'inviolabilità della vita umana possano essere subordinate a considerazioni puramente utilitaristiche».
Nessun dubbio invece nei confronti dell'utilizzo delle staminali adulte.
http://video.corriere.it/papa-benedetto-xvi-no-ricerca-cellule-staminali-embrionali/5fd881bc-0d44-11e1-
*(http://www.camera.it/parlam/leggi/04040l.htm)
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